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29 Marzo 2024

Dal Sindaco meno trionfalismo e più concretezza


(Enrico dello Sbarba) Livorno – gennaio. “Don Paolo Razzauti striglia il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin e critica i primi due mesi della nuova giunta a 5 Stelle”.Era il titolo, che commentava quanto aveva scritto sulla pagina di Facebook monsignor Razzauti, due mesi dopo l’elezione di giugno 2014 del primo cittadino in Comune: “Per favore – scriveva- salviamo Livorno !!!! Da una parte abbiamo certi “nostalgici” che non sanno accettare la sconfitta; dall’altra persone che fanno proclami ma non hanno esperienza di “governare”! Da una parte chi ha “distrutto” una Città e dall’altra chi non riesce a proporre idee per “rinnovarla”. Sindaco Nogarin ! Ci conosciamo da oltre venti anni, Ti stimo come persona, Ti chiedo una cosa soltanto : inizia a “governare” la Città libero da legacci e legaccini. Il Sindaco sei Tu, la gente non ha votato un partito o un movimento ma ha votato Te contro una certa “politica”. Per favore, da Lunedì , inizia a governare a dare proposte, a fare progetti seri e se permetti, scegli tra i tuoi collaboratori anche qualche livornese : ce ne sono di bravi ed intelligenti e, soprattutto, che conoscono le realtà che devi e dovrai affrontare. Sindaco Nogarin ( con amicizia Ti dico Filippo) prendi in mano le redini e vai avanti ! La Città di Livorno ha bisogno di concretezza e non di “fantasia” o di “nostalgia”.
Non ha per niente torto monsignor Razzauti,una figura di grande rilievo nella deprimente realtà livornese, quando lancia un urgente messaggio al 94° Sindaco della graduatoria nazionale e cioè Filippo Nogarin, il pentastellato Primo Cittadino, inopinatamente eletto nel giugno del 2014 a Livorno.
E’ un messaggio, quello del mio antico amico monsignor Paolo, che riassume pienamente la crescente delusione di una gestione che non ha certamente dato “una svolta” ai colossali problemi di Livorno.
Ormai sono trascorsi quasi tre anni “da quell’infelice evento” e niente è stato risolto: la crisi si accentua sempre di più in tutti i settori economici e sociali senza che vi sia un programma serio ed articolato tale da creare, in grado di creare, le ragioni di una speranza per il futuro.
E’ penoso “lo sciocco trionfalismo” di questo 94° Sindaco nella graduatoria nazionale quando si esalta per l’accoglimento del concordato AMPS da parte dei creditori che lo vive come un successo personale di incommensurabile importanza mentre lambisce o ignora la gravità dei problemi che la città di Livorno sta
vivendo. Ma cresce la rabbia quando, come è accaduto venerdì 13 gennaio sul telegiornale di Rai3 delle 19
ascoltare un servizio da Roma che brevemente riassumiamo: una giovane giornalista, in diretta, annunciava la morte, dovuta al freddo, di una cittadina di 53 anni ed il commento della Sindaca Virginia Raggi. La bambina che vorrebbe governare Roma, credo l’ultima nella graduatoria nazionale, ha dichiarato testualmente: se il governo , anzichè stanziare 20 milioni di euro per il salvataggio del Monte dei Paschi ne avesse destinati 17 per il reddito di cittadinanza, quella cittadina non sarebbe morta nè di freddo nè di fame. Il governo avrebbe dovuto seguire l’esempio del Comune di Livorno, dove la giunta grillina, ha risolto il problema assicurando alle famiglie livornesi in difficoltà un contributo di euro 500 al mese.
Sindaco Nogarin, siccome questa notizia è stata diffusa in campo nazionale, ti corre l’obbligo morale di precisare trattarsi di un’autentica menzogna: la Giunta pentastellata livornese ha distribuito, per solo sei mesi dell’esercizio 2016, 500 euro a cento famiglie livornesi bisognose che, mi dicono, già usufruivano di un contributo negli anni precedenti. Il messaggio lo indirizzo direttamente al Sindaco che, essendo uomo d’onore, avrebbe il dovere di rettificare questa
autentica menzogna. In assenza, anche, e qui ci cadono veramente le braccia”, di un intervento correttivo e risentito degli organi locali e nazionali del P.D.. Immediatamente dopo la notizia ho cercato di mettermi in contatto telefonico con il segretario provinciale del PD livornese -Lorenzo Bacci -ma era occupato e non mi ha richiamato. Purtroppo!!
Enrico Dello Sbarba è presidente del circolo culturale “Il centro”.