Dalì, il sogno del classico al Palazzo Blu di Pisa
2 Ottobre 2016
(Donatella Nesti) Pisa – Surrealista, eccentrico, legato alla moglie e musa ispiratrice Gala, Salvador Dalì è forse ancora da scoprire ma c’è una certezza: l’amore per l’Italia e dei grandi esponenti del Rinascimento, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Palladio, Cellini. Questo amore e questa forte influenza italiana nella produzione artistica del grande spagnolo è ora ripercorribile nella mostra “Dalì. Il sogno del classico” inaugurata al Palazzo Blu di Pisa che dal primo ottobre al 5 febbraio espone più di 150 lavori del grande maestro spagnolo provenienti dal museo Fundación Gala-Salvador Dalí di Figueres e dal Dalí Museum di St. Petersburg in Florida, le due più importanti istituzioni mondiali che custodiscono le opere dell’artista. La mostra organizzata da MondoMostre e curata da Montse Aguer, direttrice dei musei Dalí, presenta al pubblico una selezione mirata di opere che mostrano la grande influenza che l’eredità classica ha esercitato sulla produzione artistica di Dalì.
Presentate per la prima volta come un corpus stilistico e tematico, queste opere permettono di analizzare la tecnica e il pensiero del Dalí di quel periodo e di evidenziare come le sue inquietudini continuassero a tradursi in espressione artistica. Attraverso la rielaborazione delle opere di Michelangelo, Dalí da una parte opera nell’assoluto rispetto del passato e, dall’altra, avverte la necessità di superarlo tramite un’innovazione costante supportata dalle risorse offerte dalla contemporaneità. Dal momento della sua espulsione dal gruppo surrealista all’inizio degli anni Quaranta, il pittore catalano assume una nuova posizione classicista e di difesa del Rinascimento. Dalí si considera, in effetti, il precursore di una nuova fase rinascimentale. È questo il contesto in cui vanno collocate le illustrazioni per l’autobiografia di Benvenuto Cellini, tra i più influenti artisti del Rinascimento fiorentino, un uomo ribelle e controverso che affascina Dalí e lo induce a esplorare strade espressive sempre nuove. Nell’aprire la Mostra Cosimo Bracci Torsi Presidente della Fondazione Palazzo Blu ha dichiarato ”Dopo Miró e Picasso, Palazzo Blu presenta quest’anno Salvador Dalí. Tre grandi pittori del ‘900 con personalità diversissime fra loro per ispirazione, impegno civile e stile di vita; tutti però accomunati dall’esperienza parigina durante la quale, grazie alla loro eccezionale capacità tecnica, hanno dato, se pure con scelte fra loro assai diverse, un fondamentale ed originalissimo contributo alle nuove forme di espressione artistica. La Mostra raccoglie alcuni grandi dipinti ispirati a Michelangelo, presentati per la prima volta nel nostro paese, nei quali anche il soggetto si richiama in maniera diretta a questa ricercata discendenza ideale, ad essi si aggiunge anche l’importante tela intitolata la Trinità proveniente dai Musei Vaticani. Nella ricca esposizione di grafica figurano, ancora ispirati alla grande arte italiana, i disegni e gli acquerelli per una famosa illustrazione della Divina Commedia e per l’Autobiografia di Benvenuto Cellini. Introducono infine al surrealismo di Dalí alcuni splendidi dipinti di paesaggi di Portlligat provenienti dal The Salvador Dalí Museum di St. Petersburg in Florida. Dipinti, illustrazioni, disegni e acquarelli raccontano di un eccentrico Dalí ammiratore del “sogno classico. “ Un importante evento che avrà grande risonanza culturale ma anche una grande ricaduta economica, come ha sottolineato il Sindaco Marco Filippeschi richiamando nella città della torre moltissimi visitatori.
“Dalì il sogno del classico” è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00 Per informazioni e prenotazioni chiamare BLU | Palazzo d’Arte e Cultura al numero +39 050 220.46.50 o scrivere a info@palazzoblu.it
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