Di Battista: “Votare No serve a difendere la democrazia in Italia”
29 Novembre 2016
Livorno – Oltre cinquecento persone, in piazza Venti settembre, ad applaudire e seguire Alessandro Di Battista, salito sul piccolo palco allestito sotto la statua di Leopoldo II, nella tappa del Tre-No tour dei Cinque Stelle. Assieme a Di Battista, a sostegno del No al referendum sulla riforma della Costituzione, c’erano Paola Taverna e il sindaco Filippo Nogarin. In piazza, molta gente, in prevalenza giovani, convinti sostenitori di un No che è un “atto dovuto” per difendere “la Costituzione più bella del mondo” perno della vita democratica in Italia.
Di Battista, ribadendo la necessità di votare No, ha parlato di sanità, emigrazione dall’Italia, diritti negati, ma anche delle varie riforme volute dal governo di Matteo Renzi, definite “di facciata”, e ha raccontato aneddoti e fatti del Parlamento e dei parlamentari. Parlando del premier Renzi ha detto che “è come se un ladro che vi ha rubato in casa anni fa venisse da voi e vi dicesse che ora vorrebbe cambiare la serratura della vostra casa…”. E ha aggiunto: “Coloro che hanno fatto la legge elettorale, l’Italicum, e io ho votato contro, e che oggi si rendono conto che la legge elettorale forse potrebbe favorire i Cinquestelle, la vogliono modificare. Questi sono i padri della Costituzione, i democratici? Sono quelli che cambiano le leggi elettorali a seconda della loro convenienza e non a seconda della bontà per il popolo italiano. Questi sono i soggetti che vogliono mettere mano alla Costituzione!”. Il perché di tutto questo, secondo Di Battista, è scontato: “Per avere più potere”.
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