Emergenza Livorno. Oltre duemila schede per la ricognizione dei danni a privati e associazioni
16 Ottobre 2017
Livorno, 16 ottobre. Oltre duemila domande. Questo è il dato, ancora da elaborare nei dettagli, della ricognizione dei danni subiti dai privati cittadini e dalle associazioni senza scopo di lucro a causa dell’alluvione che ha colpito i territori di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, nella notte tra il 9 e 10 settembre. I dati definitivi saranno diffusi a conclusione della verifica delle domande presentate entro la giornata odierna.
C’era infatti tempo fino ad oggi, lunedì 16 ottobre, per presentare le Schede B relative al patrimonio privato. Allo sportello di Sviluppo Toscana, aperto all’Ufficio del commissario delegato dal Governo presso il Genio civile di Livorno, si sono presentati circa mille e 400 cittadini che, dal 26 settembre, hanno depositato la domanda in via diretta, mentre quasi in settecento hanno scelto di far pervenire la modulistica attraverso la posta elettronica.
Sempre oggi si è chiuso anche il periodo entro il quale le imprese, i professionisti e le associazioni che prevedono attività lucrative dovevano presentare la Scheda C, relativa alle attività economiche, alla sede livornese della Camera di commercio del Tirreno e della Maremma. Anche in questo caso i dati sono ancora in corso di elaborazione e verranno diffusi dalla Camera di commercio.
All’Ufficio del commissario delegato dal Governo, al Genio civile (via Nardini Despotti Mospignotti 33, zona Marradi, Livorno), è aperto dal 25 settembre lo sportello di Fidi Toscana, dove dal 2 ottobre è possibile presentare domande per un finanziamento di microcredito gestito dal raggruppamento temporaneo Toscana Muove di cui è capofila Fidi Toscana.
Una volta presentata la domanda in Camera di commercio, gli imprenditori, i liberi professionisti ed i rappresentanti delle associazioni lucrative, potranno rivolgersi, fino ad esaurimento fondi, allo sportello di Fidi Toscana per attivare il suddetto finanziamento, che prevede prestiti da 5 a 20 mila euro, secondo le casistiche, senza interessi e senza garanzie, da restituire in dodici anni con la prima rata a partire dal terzo anno. Fino ad oggi si sono rivolte a questo sportello circa ottanta tra imprese ed altri soggetti e dieci hanno già attivato la richiesta di finanziamento.
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