L’associazione Lui vince il progetto contro la violenza alle donne
7 Febbraio 2018
(Tonia Llantes) Livorno, 7 febbraio – L’associazione LUI (Livorno Uomini Insieme) ha vinto il bando progettuale dal titolo “Scambiare buone pratiche per progettare un modello pedagogico culturale per la prevenzione della violenza contro le donne”, emesso dalla Commissione Europea (Key Action 02), e presentato ad aprile 2017 dall’Agenzia Nazionale Indire.
Capofila del progetto è l’associazione “365giornialfemminile” di Pistoia, che qui gestisce il centro antiviolenza “Liberetutte”, a cui hanno aderito, oltre a LUI, altri partners europei: Universita’ di Hannover (Germania), Theatre de l’Opprime’ (Francia), Sociedade Portuguesa de Inovacao (Portogallo) e Ljudska Univerza Rosaska Slatina (Slovenia). Un team di tutto rispetto che lavorerà per realizzare un comune obiettivo e cioè quello di prevenire la discriminazione e la violenza di genere attraverso l’individuazione, la selezione e lo scambio di buone pratiche con i partners europei avvalendosi anche del linguaggio teatrale. Il coinvolgimento del gruppo teatrale francese ne è la riprova.
I co-fondatori di LUI, l’avvocato Gabriele Lessi ed il dottor Jacopo Piampiani, ci spiegano le finalita’ della loro associazione: “Siamo un ente impegnato dal 2011 nell’affrontare questioni di genere con uno sguardo al maschile. Siamo giovani professionisti che partendo dalle proprie esperienze personali e professionali si confrontano sul loro essere uomini nel mondo. Per questo siamo impegnati in attivita’ nelle scuole e in contesti istituzionali e privati per contrastare ogni forma di violenza, bullismo e omofobia compresi, ed in programmi individuali e di gruppo di fuoriuscita da comportamenti violenti”.
Finalmente un punto di vista maschile. LUI – un acronimo quanto mai azzeccato nella fattispecie – e’ un’associazione che si impegna non solo a denunciare forme di violenza subita, ma tenta di prevenirla contribuendo all’educazione delle nuove generazioni, rivolgendosi in primis al genere maschile, ped essere protagonisti del cambiamento culturale epocale in atto tra i generi (maschile, femminile, neutrale) per non diventare vittime essi stessi di stereotipi socioculturali confusi e fuorvianti. Insomma, no alla violenza di genere, in tutti i suoi aspetti, si’ al rispetto delle diversita’ complementari, in tutte le sue sfaccettature.
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