Livorno. Le opere d’arte scomparse dal 1939 al 1945. Incontro dell’Accademia degli Avvalorati
25 Maggio 2017
Livorno, 25 maggio. L’Associazione Accademia degli Avvalorati ha realizzato un Dossier di ricerca inerente le opere presunte scomparse durante il periodo bellico della Seconda Guerra Mondiale nella Città di Livorno. Martedì prossimo, 30 maggio 2017, alle ore 16,15, nella sala consiliare della Provincia di Livorno, piazza del Municipio,4 si terrà una conferenza con il patrocinio della stessa Provincia e della Regione Toscana, in cui interverrà il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Si tratta di un Dossier formulato dall’Associazione stessa, con sede in via della Madonna 50, dove si elencano opere d’arte, che potrebbero essere state effettivamente trafugate dal territorio livornese. Un argomento scottante per cui, si fa presente, il dossier potrebbe incorrere in alcune inesattezze e di conseguenze smentite considerando la difficoltà oggettive di ritrovamento delle fonti appartenuti a questo complesso periodo storico a cui si riferisce.
Le nostre ricerche – sostiene l’Associazione – proprio per le difficoltà riscontrate, hanno dato risultato di elenchi di opere d’arte, attualmente mancanti, spesso senza alcun ausilio di sussidio fotografico e di codici di inventariato, per cui abbiamo preventivato il rischio, che alcune opere citate nel nostro elenco, siano probabilmente, invece custodite in appositi magazzini di Musei o di altro tipo di locali di Conservazione o appartenenti a qualche collezionista privato. Qualora si verificasse questa evenienza, ne saremo felici poiché vorrà dire che l’opera d’arte in questione sarebbe al sicuro e non trafugata, ma allo stesso tempo ne saremmo dispiaciuti, per aver fornito una notizia non vera, e di questo ce ne scusiamo in anticipo.
Le ricerche realizzate dall’Associazione Accademia degli Avvalorati si sono basate sia su riviste, pubblicazioni, fonti bibliografiche del tempo e talvolta ancor più precedenti, e si è soprattutto tenuto conto delle rare testimonianze orali (raccolte tra il 2012, anno di costituzione dell’Associazione Accademia degli Avvalorati, ed il 2016) di quei cittadini livornesi molto anziani (che negli ultimi anni sono deceduti per anzianità o nelle condizioni non più di intendere e di volere) volte al ricordo di ciò che avevano visto tra il 1940 ed il 1944 nei musei, nelle chiese, nei palazzi, nelle collezioni private di alcuni importanti professori o collezionisti della Città di Livorno, e che poi non ebbero più modo di vedere dopo la ricostruzione della Città di Livorno.
Le testimonianze delle persone (raccolte dall’Associazione Accademia degli Avvalorati) allora pressoché ventenni e coesistenti al dramma dei bombardamenti e della ricostruzione, hanno permesso di scorgere dai loro ricordi, testimonianze visive parallele, oltre a quelle che stanno più a cuore all’Associazione Accademia degli Avvalorati (ovvero relative agli interni del Teatro degli Avvalorati, della sua planimetria, dei suoi palchetti, delle cantine, dei suoi arredi, degli spettacoli lirici, teatrali, cinematografici etc…) come ricordi e testimonianze relative alle bellezze architettoniche e artistiche dell’antica Livorno prima dei bombardamenti (teatri, chiese, palazzi, ville etc…) e delle opere d’arte in esse custodite. Si è cercato di decifrare al meglio i loro ricordi, cercando di attribuire i nomi agli oggetti d’arte i più verosimili a quelli scomparsi. Dove è stato possibile inserire fotografie o testimonianze certe con datazioni o codici di archiviazione è stato fatto, ma la maggior parte di ciò che è stato elencato, purtroppo, ne è sprovvisto – sottolinea Massimo Signorini in qualità di presidente, musicista, ricercatore e studioso dell’ Associazione Accademia degli Avvalorati – ha acquisito alcune informazioni, allora non utili alla ricerca storico-musicale, e quindi oggetto di esclusiva curiosità relativa alle opere d’arte in genere, allora presenti in alcuni collezioni o musei omettendo involontariamente però la fonte, poiché ritenuta non interessante per la ricerca stessa, compromettendone allo stesso tempo, la base per la riacquisizione della fonte preziosa per la ricerca attuale.Consapevole delle difficoltà oggettive al fin di recuperare questo materiale andato perso o trafugato L’Associazione Accademia degli Avvalorati, sicura della competenza-straordinaria che distingue il COMANDO DEI CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE ,
spera che questo materiale censito e raccolto con tutta la nostra passione ed onestà intellettuale, possa costituire, coi suoi pregi e difetti, un Elenco da restringere o da allargare, indirizzato al solo fine nobile di recuperare anche una solo opera d’arte tra le tante opere d’arte scomparse a Livorno. I nostri studi affermano che fino al maggio 1943 la Città di Livorno era considerata una Città senza valore storico ed artistico e si deve ringraziare soltanto il dottor Piero Sanpaolesi Soprintendente di Pisa, Livorno, Lucca e Apuania ed alcuni suoi preziosi collaboratori del Comune di Livorno se questa città ha potuto salvare durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale l’ingente patrimonio culturale di opere d’arte da salvare. Soltanto attraverso il confronto della documentazione di inventariato delle opere d’arte precedenti allo sfollamento e dei documenti di inventariato delle opere d’arte che effettivamente rientrate si può con certezza affermare cosa si sia effettivamente salvato e rientrato dai locali di ricovero. Purtroppo questa operazione di confronto non fu fatta in breve tempo (a ridosso della ricostruzione) e in alcuni casi non è mai stata realizzata fino ad oggi. Sarebbe auspicabile che questo confronto di documentazione avvenisse per le opere d’arte che prima della Seconda Guerra Mondiale erano conservate presso i vari istituti o luoghi religiosi, per giungere così ad un punto di partenza da cui effettivamente ripartire con certezza”.
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