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28 Marzo 2024

Mdp su Luca Salvetti: “Nome imposto dal Pd, alleanza impossibile”


Livorno, 25 febbraio 2019 – La risposta di Mdp Articolo Uno alla richiesta del Pd di mettersi al lavoro a sostegno della coalizione di Centrosinistra che, a Livorno, sosterrà la candidatura a sindaco di Luca Salvetti, non si è fatta attendere. Attraverso un comunicato stampa, infatti, il coordinamento di Articolo Uno Mdp di Livorno chiarisce che, al di là del nome, l’imposizione dall’alto del candidato, nel caso di Salvetti, rende impossibile l’alleanza politica.

“Fin dal principio ci siamo spesi in prima persona affinché si tentasse di dar vita ad uno schieramento progressista ampio, plurale, che potesse mettere a valore le diverse sensibilità e peculiarità di movimenti, partiti ed associazioni civiche e culturali della sinistra livornese”, si legge nella nota inviata alla stampa da Mdp. “Abbiamo da subito messo a disposizione la nostra sede per lo svolgimento degli incontri. Il nostro intento è sempre stato quello di dar vita ad un governo della città illuminato, competente e competitivo, che si contrapponesse e superasse i cinque anni di improvvisazione, approssimazione e malamministrazione dei Cinquestelle e il rischio di cinque anni di governo di una destra regressiva e fascistoide. A parer nostro i presupposti per la riuscita di questo obiettivo erano due: una condivisione programmatica inerente agli aspetti cruciali della città e l’individuazione di un candidato condiviso”. E su quest’ultimo punto, precisa: “Un candidato che rispondesse a requisiti adeguati al ruolo di massima carica amministrativa e politica cittadina. Capacitá di visione della cittá in un quadro più ampio, europeo, mediterraneo e regionale, un solido profilo etico e culturale, una pregressa esperienza amministrativa pubblica o dirigenziale, capacità relazionali”.

Ma le cose, secondo Mdp, non sono andate così. Infatti nel comunicato si legge: “Purtroppo al tavolo della coalizione le cose non sono andate negli intenti da noi auspicati, dopo pochi incontri sono uscite dal tavolo alcune consistenti forze civiche per una incompatibilità evidentemente insuperabile con il Partito democratico. Con le forze rimanenti abbiamo portato avanti il tavolo fino alla discussione di queste ultime settimane sul possibile candidato. Qui la discussione si é fatta prima grottesca e infine inaccettabile”.

Spiega ancora Mdp: “Dapprima la delegazione del Partito democratico ha liquidato la proposta da noi avanzata del professor Maurizio Iacono con modi sbrigativi e sciocchi, tipo ha la residenza a Pisa, ha quasi 70 anni, gioca a tennis con Tizio, non valutando le alte competenze, le capacità straordinarie della persona e una visione politica, etica e culturale che avrebbe aiutato la città a trovare un suo percorso, e cosa non da meno, facilitato un dialogo con quella parte di soggetti di sinistra non seduti più al tavolo. Ne abbiamo preso atto. Di lì in avanti abbiamo assistito non più alla ricerca di un profilo alternativo di candidato, ma alla sola gestione di equilibri interni tra le diverse fazioni del Partito democratico, fatta di dichiarazioni a mezzo stampa, riunioni parallele e tutto l’armamentario della peggior politica”.

Quindi Mdp si sofferma sul nome del giornalista Salvetti: “La figura di Luca Salvetti, della quale abbiamo la massima stima come uomo e come professionista, ci è stata presentata e descritta dal segretario del Pd come unica soluzione possibile per ‘evitare’ la candidatura del consigliere regionale Francesco Gazzetti, altra persona che stimiamo e con cui non abbiamo motivo di sentirci in contrapposizione, in una pessima e desolante lotta tra correnti di quel partito”.
“Come Articolo Uno Mdp”, continua la nota, “ci siamo da subito detti contrari al merito ma soprattutto al metodo della proposta e chiesto di trovare soluzioni differenti al di fuori di contrapposizioni interne”.

La valutazione del direttivo di Mdp è questa: “Dopo alcuni giorni di riflessione, ci siamo ritrovati al tavolo, ma lo spartito era la stesso, il segretario del Pd non ha mai proposto alcun nome alternativo; come Articolo Uno Mdp abbiamo fatto un ultimo tentativo di condivisione portando al tavolo una delle massime rappresentanze professionali cittadine. Niente, non interessa. Parole ormai chiare e nette: ‘o accettate Salvetti o vi mettiamo Gazzetti’. Questo è stato il solo ed unico argomento del tavolo di coalizione”.

Trovando questo modo “di intendere la politica”, si legge nel comunicato, “inaccettabile e soprattutto non all’altezza della drammatica condizione della città, non intravediamo al momento le condizioni minime perché si formi una coalizione”.

“Nei prossimi giorni ci confronteremo con i nostri iscritti, e successivamente con le associazioni culturali e civiche a noi più vicine per renderle direttamente informate delle decisioni che andremo ad assumere, mantenendo sempre aperto ogni e qualsiasi livello di confronto sul futuro della città nello spirito da noi intrapreso sin dall’inizio”, conclude la nota inviata ai giornalisti.