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19 Marzo 2024

Il vescovo di Livorno, monsignor Giusti (foto Antonluca Moschetti, Diocesi di Livorno)

Monsignor Giusti contro il pensiero unico: “Anche a Livorno non ti danno voce per non farti esistere”


(Redazione) Livorno, 23 maggio 2023 – “Così sta avvenendo anche qui a Livorno quando ad esempio, sistematicamente sulla stampa locale, s’ignorano eventi che pur coinvolgendo tantissime autorità e cittadini, per il solo fatto di essere religiose, non hanno la dignità di cronaca e così la Madonna di Montenero si ritrova sistematicamente censurata, o sminuita rispetto ad altre notizie”. E poco dopo: “Colà dove si pote, si decide che essi (chi esprime dissenso, ndr) non esistono e questo purtroppo non è che il prodomo per generare diseguaglianze tra i cittadini come il far tacere chi vuole presentare un libro, per di più ministro della Repubblica”.

Il vescovo di Livorno, nell’omelia “Perché la presenza cristiana, oggi, è fastidio per il mondo?”, svolta in Duomo ieri, nel giorno di Santa Giulia, patrona della città di Livorno, si è espresso così, davanti ai rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di volontariato, ma soprattutto davanti a moltissimi cittadini.

Al centro dell’omelia c’è stata la denuncia di quanto a suo parere non funziona, non torna, in una società in cui “vengono socialmente scomunicati coloro che si oppongono ad esempio al matrimonio omosessuale, all’aborto o alla produzione di persone in laboratorio”. Una società, a livello nazionale ed internazionale, in cui vi sono “noti esponenti di gruppi capitalistici che stanno cercando di formulare una sorta di credo anticristiano in virtù del quale, se uno vi si oppone, ed è qui il grave, viene colpito dalla laica scomunica”. Il vescovo ha esortato: “Occorre denunciare la volontà dittatoriale di ideologie apparentemente umanistiche della nostra socetà moderna”.

“Una cosa è dare la notizia o la parola e criticare, altro è non darla proprio o non far parlare, ciò è affermare: non esisti! ti elimino…. dalle pagine del giornale o dalla tribuna di un palco. Così pensa il mondo: questi sono idealisti o fanatici… non hanno diritto di parola. Così pensano loro. Siamo ancora alla logica della proposta di legge Zan: c’è un pensiero unico e se contesti o affermi diversamente, ti punisco”. E ancora: “La Chiesa non ha taciuto davanti ai nazisti, ai fascisti, ai marxisti, ti pare che taccia oggi davanti a questi radical-chic foraggiati abbondantemente dall’alta borghesia americana?”.

Le forti parole del vescovo, ancora oggi, martedì 23 maggio, sembrano accentuare il distacco, esistente a Livorno, tra il mondo cattolico o almeno gran parte di esso e la Sinistra che guida la città, che fa riferimento sul piano locale al sindaco Luca Salvetti ed a livello nazionale al Partito democratico della neo segretaria Elly Schlein.

L’aria che tira in città in questo momento tra Diocesi ed Amministrazione comunale, pur mantenendosi a livelli sufficientemente buoni, dà l’impressione di essere un po’ peggiorata rispetto al passato. Tanto che nel panorama cittadino, a questo proposito, sembra esserci una divisione che investe anche i cattolici del Pd, differentemente impegnati nell’analisi teorica e nell’azione concreta rispetto a questa situazione.

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