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29 Marzo 2024

Notte degli Oscar, uno sguardo sui probabili vincitori


(Donatella Nesti) – 21 febbraio. Nella notte del 26 (tra 26 ed il 27 in Italia) sapremo quali saranno i vincitori dei premi dell’Academy Awards cioè le mitiche statuette degli Oscar, il premio più ambito dai cineasti di tutto il mondo quello che premia una carriera sia in termini di prestigio che di ritorno economico. Proviamo dunque a riassumere quali sono i contendenti ai premi nella magica serata di Los Angeles quando ci saranno le star, i registi, i produttori, gli sceneggiatori….e tutti quelli che contribuiscono a far vivere una delle industrie più importanti degli USA, dell’India, della Cina e di molti altri paesi in gara. Le categorie da premiare sono 24 : film, regia, attore, attrice, attore non protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale, film d’animazione, scenografia, fotografia, costumi, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, effetti visivi, documentario, cortometraggio documentario, film in lingua straniera, trucco, canzone originale, colonna sonora, cortometraggio, cortometraggio d’animazione. Tanti gli attori che saliranno sul palco del Dolby Theatre per la consegna dei premi e tra questi Leonardo DiCaprio, Brie Larson, Mark Rylance, Alicia Vikander, Halle Berry, Jamie Dornan, Chris Evans, Gael García Bernal, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson, Dakota Johnson, Shirley MacLaine, Kate McKinnon, Hailee Steinfeld. Come abbiamo anticipato nel nostro articolo su “La La Land” di Chazelle sarà questo forse il film ’asso pigliatutto’ considerando le sue 14 nomination ma altri film potrebbero insidiare il favoritissimo musical presentato in apertura alla Mostra del cinema di Venezia. Tra questi ricordiamo “Moonlight”di Barry Jenkins vincitore del Golden Globe come miglior film drammatico ed in corsa per l’Oscar con otto nomination. Adattato dall’opera teatrale Moonlight Black Boys Look Blue, del drammaturgo Tarell Alvin McCraney, il film racconta in tre capitoli – infanzia, adolescenza, età adulta – la vita di Chiron, un ragazzo afroamericano di un ghetto di Miami, che intraprende un viaggio alla scoperta di se stesso e della sua identità sessuale
“La battaglia di Hacksaw Ridge” di Mel Gibson presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia ha tre candidature, regia, montaggio, sonoro. La storia è quella vera di Desmond T. Doss, un obiettore di coscienza, che avendo giurato di non uccidere, ha lavorato con coraggio come medico, senza armi, nella fanteria ed ha continuato da solo a salvare la vita di decine di suoi commilitoni caduti sotto il fuoco senza sparare un solo proiettile. Dedito avventista del settimo giorno, Doss viveva in Virginia, quando si arruolò come volontario nell’esercito degli Stati Uniti. Non aveva alcun interesse a combattere, ma piuttosto voleva servire la patria come medico “non combattente”. Non era certo un percorso abituale nelle gerarchie militari, ma Doss non si è arreso salvando moltissimi compagni. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia “Arrival” del visionario e poliedrico regista canadese Denis Villeneuve è un film sugli alieni, un bell’esempio di fantascienza politica, un dramma etico ed insieme una storia romantica. La protagonista è Louise (Amy Adams), una linguista di fama internazionale che viene contattata dall’esercito per stabilire un canale di comunicazione con una popolazione aliena appena sbarcata sulla terra, a bordo di dodici enormi navi ellittiche, sparse per il globo. Di fronte a una specie extraterrestre, infatti, qualsiasi altro progetto non può prescindere dalla creazione di un idioma comune. A partire da questo stallo, molto meno banale di quel che sembra – basti pensare alla differenza tra i sistemi di scrittura ideografici e fonetici -, si svolge il viaggio di Louise e degli altri protagonisti, un fisico teorico (Jeremy Renner), un ufficiale dell’esercito (Forest Whitaker), e vari altri rappresentanti delle istituzioni politiche e militari. Ma c’è anche il dramma personale che verrà svelato solo alla fine del film. “Manchester by the sea” di Kenneth Lonergan si avvale di un’ottima regia e ambientazione e di un importante cast con Casey Affleck, Michelle Williams, Kyle Chandler e Lucas Hedges. Lee Chandler conduce una vita solitaria in un seminterrato di Boston, tormentato dal suo tragico passato. Quando suo fratello Joe muore, è costretto a tornare nella cittadina d’origine, sulla costa e scopre di essere stato nominato tutore del nipote Patrick, il figlio adolescente di Joe. Mentre cerca di capire cosa fare con lui, e si occupa delle pratiche per la sepoltura, rientra in contatto con l’ex moglie Randy e con la vecchia comunità da cui era fuggito. Allontanare il ricordo della tragedia diventa sempre più difficile. Non dimentichiamo infine che Fuocoammare, il documentario del 2016 di Gianfranco Rosi sull’isola di Lampedusa, che ha vinto l’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino 2016, è stato nominato per l’Oscar come Miglior documentario.
Le agognate statuette sono alte 34 cm e pesano quasi 4 chili. Sono realizzate dalla R.S. Owens di Chicago in britannium (un metallo di origine medievale, lega di alluminio, antimonio e rame) placcato in oro, molte leggende sull’origine del nome che accrescono la sua indiscutibile celebrità. donatellanesti@libero.it