Opinioni in pillole di Luciano Ferrari
14 Gennaio 2018
(Luciano Ferrari) Livorno, 14 gennaio. Angela ce l’ha fatta,forse farà la grande coalizione,forse la Germania cesserà di essere il guardiano dei conti degli altri paesi,sarà quindi propensa ad una politica anche di investimenti. Grande donna,capace di far dimenticare il passato.
Se mi rimproveri il figlio, ti picchio. Così i genitori distruggono la scuola e i loro figli. Da tempo gli insegnanti hanno perduto prestigio e soldi. Ora sono aggrediti da genitori succubi dei figli per un malinteso.
Le sale sono vuote,il cinema non tira e ci si lamenta. Dateci soldi e le idee verranno. Ma le idee non vengono perché si bussa alla televisione con risultati di breve ispirazione,al massimo potrebbero essere documentari,c’è poco teatro che insegna a recitare e produce idee sera per sera.Ma il teatro è faticoso e dà poca visibilità.
Come non ritornare all’addio di Marina,dedicandole il canto di Edith Piaf “Non, je ne regrete rien”.
Di un patto si potrebbe parlare se i figli,ma tenuti dai genitori,insegnassero a questi ultimi le nuove tecnologie senza le quali si invecchia rapidamente
Angela non lo sa ma i suoi servizi sui tesori artistici dell’Italia fanno bene al paese con ritorni economici ragguardevoli,ma in modo particolare fanno capire agli italiani chi sono stati e cosa potrebbero essere. Farlo ministro,non è consigliabile con questa classe politica,che non conosce quei tesori (Franceschini escluso).
Manca poco alle elezioni,importanti ,decisive per rafforzare la ripresina, allora Renzi dovrebbe avere il coraggio, che non gli manca, di giurare di fronte a Dio e alla nazione di voler fare solo il segretario. Così il PD affronterebbe la difficile competizione elettorale con tutta la forza e chiarezza politica necessaria. “Ci metto la faccia” dovrebbe dire e allora chi non gli crederebbe?
Troppe promesse vicino alle elezioni,troppi candidati, alcuni controproducenti, altri impresentabili, sembra un assalto alla diligenza, tutto questo allontana dalla partecipazione dei cittadini.
Chi non ruba è perduto. Potremmo divenire un paese di monchi se applicassimo quell’antica usanza di tagliare le mani a chi ruba. Troppe tasse spingono a rubacchiare, si dice. Ma a guardare bene non sono le tasse a spingere a evadere, a nascondere in paradiso, sono gli aumenti generalizzati. Appena uno può si sente ripagato dei torti subiti alzando i prezzi. Quindi rubacchiare è lecito. Ma non fino al punto di rubare anche all’onesto, tassato alla fonte. Arrangiarsi è lecito, ma fino ad un certo punto, altrimenti il paese di monchì collassa, allora ce n’è per tutti.
Sparite le grandi ideologie, si fa avanti un altro principio:la governabilità. In Europa,in America si fa strada questo principio che governa il mondo,l’arte del governo che è la forza del Principe di Machiavelli. Destra sinistra almeno per ora hanno perso la presa sui popoli. Marx in soffitta? Poco ci manca!
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