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19 Marzo 2024

Un'immagine dei bombardamenti di Livorno (foto libera da diritti tratta da Wikipedia)

Ottant’anni fa il primo grande bombardamento di Livorno


(Marco Ceccarini) Livorno, 28 maggio 2023 – Esattamente ottant’anni fa, con il grande bombardamento del 28 maggio 1943, ebbe inizio quella tragica serie di incursioni aeree che, in tredici mesi, nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale, semi distrussero la città di Livorno, causando enormi danni e moltissime vittime tra la popolazione civile.

Il 28 maggio 1943 vennero distrutte la stazione marittima e il quartiere della Venezia. Furono gravemente colpite la piazza del Voltone, piazza Magenta, via Maggi, via Baciocchi, via Marradi, via Montebello, viale Regina Margherita, via Erbosa, via Borra, il porto, la zona industriale ed i quartieri settentrionali della città. Vi furono circa trecento morti e un migliaio di feriti. Nel complesso, all’incirca centosettanta furono gli edifici rasi al suolo, trecento gravemente danneggiati e milletrecento colpiti in forma lieve.

Seguirono, fino al termine del conflitto, molti altri bombardamenti, una settantina, di cui almeno cinque particolarmente gravi, quelli del 28 giugno e del 25 luglio 1943, del 14 aprile, del 19 maggio e del 7 giugno 1944, ad opera delle aviazioni statunitense e britannica. In genere gli americani bombardavano di giorno e gli inglesi di notte.

I bombardamenti di Livorno furono uno degli episodi più significativi e tragici per Livorno nella seconda guerra mondiale e più in generale dell’intera storia della città. Livorno fu uno dei centri urbani più colpiti in Italia dai bombardamenti aerei. Non è errato affermare che essa venne sottoposta a una sistematica distruzione attraverso dei operazioni pianificate ed a tappeto.

Complessivamente, durante il conflitto, la città subì oltre mille allarmi per possibili bombardamenti e circa cento effettive incursioni aeree, alcune di lunga durata. Esse vennero effettuate da parte dell’aviazione americana con i bombardieri B-17 e dall’aviazione inglese con i quadrimotori Avro Lancaster. Avevano tuttavia iniziato i francesi nel 1940 a colpire Livorno, subito dopo l’entrata in guerra dell’Italia e dopo i bombardamenti italiani nel sud della Francia, ma i risultati delle incursioni francesi, con gli Amiot 143, erano stati modesti. Fu solo a partire dal 28 maggio 1943 che americani e britannici presero a bombardare in modo massiccio la città, dove vi era un ingente quantitativo di armi e uomini dell’esercito tedesco, proprio per indurre questi alla ritirata, che replicarono, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, bombardando la città con gli aerei Heinkel e Junkers. Le controffensive aeree di statunitensi ed inglesi, però, furono poderose e Livorno il 19 luglio 1944, giorno della sua liberazione ad opera delle truppe anglo-americane e di formazioni partigiane, si presentò come una città distrutta e totalmente da ricostruire.

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