Tragedia di Livorno: tre milioni dalla Regione e uno dalla Cei
10 Settembre 2017
Livorno. 10 settembre. “Nella seduta di domani della giunta regionale dichiareremo lo stato di emergenza regionale e chiederemo al governo nazionale il riconoscimento dello stato di calamità”. Lo ha affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine del vertice presso la sala operativa provinciale integrata di Livorno, cui hanno partecipato anche l’assessore all’ambiente e protezione civile, Federica Fratoni, e il sindaco Filippo Nogarin. “Sempre domani – ha proseguito – metteremo subito a disposizione 3 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza”. La Conferenza Episcopale Italiana ha offerto un milione di euro per i primi e più urgenti interventi a favore della città. Novanta residenti impossibilitati a rientrare nelle loro case hanno trovato ospitalità presso parenti e amici. Solo una persona risulta abbia acconsentito a essere ospitata in nun albergo messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale.
“Ho parlato stamani con il premier Gentiloni – ha detto ancora Rossi – che ha dato la disponibilità del governo ad intervenire per Livorno e ho avuto colloqui anche con il ministro dell’ambiente Galletti e con il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli. Oggi è giusto non intralciare il lavoro dei soccorritori e di tutti coloro che si stanno impegnando per ripristinare un primo stato di normalità, ma già domani – ha informato – sarà di nuovo in città insieme a Borrelli per un sopralluogo e per una prima verifica di ciò che servirà per far risollevare prima possibile Livorno.”
“Sono vicino, e con me lo è tutta la giunta regionale, – ha continuato il presidente – ai familiari della vittime colpiti da una morte inaccettabile e voglio esprimere la mia vicinanza a tutta la cittadinanza livornese, che ringrazio, perché ancora una volta, nella difficoltà, ha dimostrato di avere forza d’animo e capacità di reazione fuori dal comune.”
Per quanto riguarda la natura dell’allerta diramato ieri dalla sala operativa regionale della protezione civile regionale, il presidente Rossi ha specificato che il codice arancione non differisce da quello rosso se non per l’ampiezza delle zone interessate e che consente ai sindaci di mettere in campo tutte le azioni di prevenzione necessarie.
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