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27 Luglio 2024

Verdini: “Se vince il Sì entro a pieno titolo nel governo”


Roma – Mentre la campagna elettorale per il referendum costituzionale sta entrando nel vivo, e non tutti gli italiani hanno ancora le idee chiare, chi mostra di averle chiarissime, almeno in caso di vittoria del Sì, è il senatore Denis Verdini, ex Pri, ex Forza Italia, ex Pdl ed oggi leader di Ala, sigla che sta per Alleanza liberpopolare ed Autonomie, che in un incontro con il sottosegretario Enrico Zanetti e l’ex ministro Maurizio Lupi, secondo quanto riportano Repubblica e Corriere della Sera di oggi, sabato 15 ottobre, ha annunciato il suo ingresso in grande stile nel governo di Matteo Renzi in caso di vittoria del Sì. In quel governo un esponente di Ala, proprio il citato Zanetti, è già presente ed operativo dal luglio scorso.
“Dal 5 dicembre cambierà tutto, se vince il Sì noi di Ala entreremo nell’esecutivo”, scrive Repubblica attribuendo la frase a Verdini. E il Corriere della Sera aggiunge che Verdini avrebbe anche precisato: “Primum vincere”, spiegando che le forze politiche che sostengono Renzi, e che già hanno votato la trasformazione della Costituzione in Parlamento, devono adesso essere concentrate sul risultato del referendum.
Nel ribadire il suo impegno a fianco del governo in favore della riforma, Verdini intenderebbe poi creare un unico “contenitore” in grado di raccogliere tutti i centristi, da Ala a Ncd fino a Scelta Civica e quindi presentare una proposta di riforma della legge elettorale imperniata su un forte premio di maggioranza. In questo piano, secondo Verdini, dovrà essere centrale il ruolo dei verdiniani e dei loro alleati.
Verdini, plurimputato e condannato a due anni dal Tribunale di Roma con sospensione della pena per concorso in corruzione nella vicenda della Scuola Marescialli di Firenze, è stato a lungo braccio destro di Silvio Berlusconi e coordinatore nazionale di Forza Italia, ma dopo essere stato allontanato dal cosiddetto “cerchio magico” composto anche da Mariarosaria Rossi, Francesca Pascale, Deborah Bergamini e Giovanni Toti, nell’estate 2015 ha dato vita ad Ala, per sostenere la riforma costituzionale promossa dal governo Renzi. Assieme a Verdini ci sono alcuni fuoriusciti da Forza Italia ed altri esponenti del Centrodestra in disaccordo con le scelte di Berlusconi e un gruppo di deputati e senatori che hanno abbandonato Scelta Civica, il movimento fondato da Mario Monti, tra cui appunto Zanetti, che proprio nei giorni scorsi è riuscito ad ottenere dalla Camera dei deputati l’autorizzazione a tenere nome e simbolo del partito di Monti nonostante la contrarietà di quest’ultimo. Ala appoggia il governo Renzi dalla primavera scorsa, prima in via esterna e da luglio in modo diretto. Ma se il 4 dicembre vincerà il Sì, parola di Verdini, questo gruppo parlamentare avrà ben più di un sottosegretario nel governo Renzi.