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2 Maggio 2024

Da Venezia alle sale i film di Paolo Virzì e Martin McDonagh, ed i favoriti per l’Oscar


(Donatella Nesti) Livorno, 20 gennaio – E’ nelle sale con il titolo Ella & John il film di Paolo Virzì scritto da Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo e dal livornese Paolo Virzì, presentato alla Mostra del cinema di Venezia con il titolo The Leisure Seeker liberamente tratto dall’omonimo libro di Michael Zadoorian. The Leisure Seeker è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer, interpretati da Helen Mirren e Donald Sutherland (nella foto con Paolo Virzì al centro) andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d’estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John è svanito e smemorato ma forte, Ella è acciaccata e fragile ma lucidissima, insieme sembrano comporre a malapena una persona sola e quel loro viaggio in un’America che non riconoscono più – tra momenti esilaranti ed altri di autentico terrore – è l’occasione per ripercorrere una storia d’amore coniugale nutrita da passione e devozione, ma anche da ossessioni segrete che riemergono brutalmente, regalando rivelazioni sorprendenti fino all’ultimo istante. “Anche sulla East Coast americana ho cercato di non rinunciare alle mie consuetudini di regista nato in Italia, anzi a Livorno, per usare ingredienti che ho a cuore da sempre: verità, umanità, ironia, provando a mescolare commedia e tragedia, disavventure comiche e istanti di gioia pura”. Dichiara Virzì: “Mi sembra che ne sia venuto fuori un road movie sulla libertà di scegliere ogni istante della propria vita, con la semplicità di una canzone. Una ballata buffa e triste, con qualcosa di irragionevole e di pazzoide, ma vitale e felice. Naturalmente i due interpreti sono formidabili ed al pubblico la storia è sembrata una bella scelta di libertà”. Il film è prodotto anche da Motorino Amaranto, si avvale della fotografia di Bigazzi e delle musiche di Carlo Virzì. Non poteva mancare un omaggio a Pietro Mascagni con un intermezzo durante il film che, nonostante sfiori i toni del melo’, non pecca mai di sentimentalismo. Inoltre Virzì ha mostrato un’America meno superficiale ed incolta di quanto sembri con il protagonista che parla di Hemingway con chiunque e trova in un cafè una cameriera che si è laureata con una tesi sullo scrittore. Di recente il regista livornese è tornato a Piombino, la città siderurgica dove è iniziata con “La bella vita” la sua splendida carriera. E’ tornato per girare alcune scene del nuovo film “Notti magiche”, prodotto da Lotus Production e Leone Film Group e distribuito nel corso del 2018 da 01 Distribution. Non si sa molto del nuovo film che inizia a Roma durante il periodo dei mondiali di calcio del 1990, protagonisti tre ragazzi, aspiranti sceneggiatori che si ritrovano coinvolti in un fatto di cronaca .

Nelle sale anche la pellicola premiata per la miglior sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia, vincitore del Golden Globe come miglior film “Tre manifesti a Ebbing, Missouri,” una dark comedy applaudita da pubblico e critica, diretta dal premio Oscar Martin McDonagh (In Bruges – La coscienza dell’assassino). Sono passati diversi mesi dall´omicidio di sua figlia e Mildred Hayes (attrice premio Oscar Frances McDormand), poiché ancora non è stato trovato il colpevole, decide di rompere il silenzio, comprando tre cartelloni stradali che generalmente indicano la direzione verso la propria cittadina, per scrivere un messaggio polemico nei confronti di William Willoughby (attore nominato all´Academy Award Woody Harrelson), lo stimato capo della polizia locale. La situazione si complica quando l´agente Dixon (Sam Rockwell), un ragazzo immaturo e viziato, si intromette fra Mildred e le forze dell´ordine di Ebbing. Il film si è aggiudicato anche il premio del pubblico al Toronto Film Festival 2017 e Frances McDormand, la signora Coen, è stata scelta come miglior attrice drammatica alla cerimonia dei Golden Globe di questa 75^ edizione ed è in corsa per l’Oscar.
A contendersi la statuetta il prossimo 4 marzo nella categoria miglior attrice saranno, con ogni probabilità, Sally Hawkins, magnifica interprete protagonista de La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, la veterana Meryl Streep che punta alla diciassettesima nomination come miglior attrice (la ventunesima in totale), nella parte dell’editrice del Washington Post Kay Graham in The Post di Steven Spielberg. La bravissima Margot Robbie potrebbe ottenere la definitiva consacrazione tra le attrici più apprezzate del momento a Hollywood, con la sua prima nomination grazie all’ottima performance nel difficile ruolo della pattinatrice Tonya Harding in I, Tonya di Craig Gillespie. A concludere la cinquina sarà con ogni probabilità l’irlandese Saoirse Ronan, trionfante ai Globe nella categoria dedicata alla miglior attrice in una commedia, protagonista di Lady Bird di Greta Gerwig, e già nominata in passato come attrice supporter per Espiazione nel 2008 e come attrice protagonista per Brooklyn nel 2016. donatellanesti@libero.it