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26 Aprile 2024

Un'immagine del porto di Livorno (foto d'archivio)

La provincia di Livorno può diventare la prima Hydrogen valley d’Italia


(Tony Faini) Livorno, 13 dicembre 2021 – La provincia di Livorno la prima Hydrogen valley marittimo-portuale d’Italia, coprendo diversi settori della filiera: dalla produzione allo stoccaggio dell’idrogeno, dal suo trasporto all’utilizzo finale. È questa la prospettiva presentata dal Blueprint strategico realizzato da The European House Ambrosetti per l’Autorità portuale del mar Tirreno settentrionale, una delle prime in Italia ad essersi mossa in questa direzione.

I porti, per le loro specifiche caratteristiche, si prestano ad ospitare delle Hydrogen valley. Lo ha ribadito il Med and Italian Energy Report 2021 e la notizia è stata rilanciata, con evidenza, dal Corriere della Sera. Lo studio di Ambrosetti, non a caso, immagina una Hydrogen valley che si sviluppa proprio a partire dal porto di Livorno, il terzo in Italia per movimentazione merci e il quarto per flusso di passeggeri.

La provincia livornese e più in generale la costa toscana, dunque, sono le candidate perfette. Lo scalo marittimo di Livorno può diventare un hub di riferimento per tutto il mar Tirreno. Il Blueprint, realizzato da The European House, individua dodici potenziali ambiti di utilizzo dell’idrogeno, dall’alimentazione dei traghetti al trasporto locale. Essi vanno dal trasporto pesante all’interno del porto di Livorno al trasporto pubblico locale nelle province di Livorno e Pisa ed ancora riguardano l’alimentazione dei traghetti e la decarbonizzazione dei settori industriali più energivori. Nello sviluppo dei diversi progetti vengono considerati tre gradi di priorità, tenendo conto del livello di fattibilità tecnica e di facilità di implementazione. Lo studio di Ambrosetti sarà il punto di partenza per un masterplan sull’idrogeno che verrà definito dall’Autorità portuale del Tirreno settentrionale, che sembra intenzionata a svolgere un ruolo di abilitatore di nuove tecnologie nella transizione energetica.

Per quanto riguarda Livorno, infine, il suo porto potrebbe diventare l’hub del Tirreno. L’ipotesi è che da qui al 2025 tutte le manovre ferroviarie all’interno del porto di Livorno vengano convertite a idrogeno con un investimento di circa 4 milioni di euro. Ambrosetti in proposito ricorda che nell’ambito del progetto Green ports del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, è previsto uno stanziamento di 62 milioni di euro per l’acquisto di mezzi di servizio portuali alimentati con elettricità o idrogeno.

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