Lo Spi Cgil elbano pensa a un 8 marzo alternativo e concreto
16 Febbraio 2018
(Stefano Bramanti) Portoferraio, 16 febbraio – Lavori in corso al sindacato pensionati Spi Cgil dell’isola d’Elba. Per preparare un 8 marzo di riflessione sulla condizione della donna, come si legge in una nota stampa, la sera di San Valentino, mercoledì 14 febbraio, è iniziato il percorso che si concluderà con la realizzazione di una “festa” alternativa e concreta.
Il segretario dello Spi Cgil, Luciano Lunghi, insieme al responsabile del settore Cultura del sindacato, Giuseppe Massimo Battaglini, ha gestito una riunione nella sede di via della Fonderia, nel centro storico di Portoferraio, presente la responsabile provinciale del Coordinamento donne, Maura Fratti.
Un gruppo di iscritte convenute, animate da Anna Galli e Gloria Cortesi, hanno avviato la realizzazione di un piano di lavoro in vista del prossimo 8 marzo, giornata internazionale della donna, precisando: “Per tale ricorrenza è necessario mobilitare le coscienze e far capire ancora il valore del ruolo della donna nella società isolana. Tante ancora le rivendicazioni da fare per ottenere una vera parità di diritti. Tutti, inoltre, devono impegnarsi per eliminare la piaga dei fenomeni di violenza e sopraffazione che possono colpire le donne”.
Il gruppo creerà un questionario per dar voce agli elbani sul tema. “Le domande contenute nel questionario”, hanno concluso le due donne referenti dell’iniziativa, “le pubblicheremo sul nostro sito internet, Pensionaticgilelba.org, e saranno presentate nei giorni 7, 8 e 9 marzo, in forma cartacea, nelle scuole superiori, quindi distribuite nei mercati settimanali e il test verrà diffuso pure casa per casa, per tutta l’isola”. Un 8 marzo di indagine, dunque, è in marcia. Emergeranno risultati che daranno un quadro della situazione, producendo varie riflessioni. Un modo alternativo per realizzare la giornata della donna da parte dello Spi Cgil dell’isola.
L’origine della festa dell’8 marzo
Storici hanno verificato che l’esatta origine della celebrazione della Giornata della donna, è confusa tra realtà e leggenda. A lungo si è sostenuto che la celebrazione nacque in ricordo di un tragico evento del 1908, ma forse accaduto realmente nel 1911, quando 123 donne, negli Usa, perirono nel rogo di una fabbrica. Di certo l’importanza di questa ricorrenza è tesa a ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto . Il 16 dicembre 1977, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose, a ogni Paese, di realizzare un giorno all’anno, quale ‘Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale”. L’Assemblea riconobbe l’8 marzo giorno di tale ricorrenza. E’ stato scelto anche un fiore simbolo, la mimosa, pare sia avvenuto l’8 marzo 1946, quando, con la fine della guerra, tale giorno venne festeggiato in tutta Italia. Tre donne iscritte all’Unione donne italiane (Udi) Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresa Mattei, proposero di usare questo fiore come simbolo.
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