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19 Marzo 2024

Piero Ceccarini

Piero Ceccarini: “L’accordo col Livorno non ha portato alcun vantaggio alla Pro e il progetto è in forte ritardo”


(Redazione) Livorno, 7 gennaio 2023 – In un’intervista rilasciata in esclusiva al portale d’informazione sportiva Amaranta, l’ex arbitro internazionale Piero Ceccarini, già team manager del vecchio Livorno ed attuale dirigente dello Sporting Cecina, per anni tra i massimi dirigenti della Pro Livorno Sorgenti, ha parlato dell’accordo dello scorso anno tra la società biancoverde e il nuovo Livorno facendo affermazioni destinate a far discutere nell’ambiente calcistico cittadino.

L’ex arbitro Ceccarini è uscito lo scorso anno dalla Pro Livorno assieme a Marcello Puccini e Stefano Brondi, rispettivamente socio e dirigente tecnico, mentre Ceccarini era responsabile delle relazioni esterne, in quanto i tre non hanno condiviso i contenuti del patto siglato con l’Us Livorno in merito alla gestione del settore giovanile della Pro Livorno da parte del Livorno e al progetto di trasformazione del campo Magnozzi delle Sorgenti, storica “casa” della Pro, in centro sportivo ad uso di entrambe le società.

Dopo aver parlato dell’ambiziosa esperienza che, proprio assieme a Puccini e Brondi, sta vivendo a Cecina, nel ricordare anche gli anni passati al Livorno, Ceccarini ha parlato dell’esperienza vissuta alla Pro Livorno, soffermandosi sul primo anno di Serie D quando il girone di ritorno non fu all’altezza dell’andata e di riflesso sull’epilogo finale: “Dopo aver perso così tante posizioni in classifica, la società doveva farsi delle domande, cosa che in effetti si è fatta, ma che invece non si sono fatte alcuni addetti ai lavori, con la conseguenza che il risultato è stato quello che è stato”. Senza fare nomi ha aggiunto: “Col senno del poi, posso dire che il comportarsi come un buon padre di famiglia, alla Pro Livorno, non ci ha ripagato”. Inoltre: “Il passato è passato, non intendo riaprire certi argomenti. Mi limito a dire, da ex dirigente biancoverde, che mi spiace vedere che la società sia stata depauperata di un settore giovanile che avevamo costruito con tanta abnegazione, dedizione ed impegno e che è arrivato a vincere lo scudetto juniores”.

Nell’intervista Ceccarini ha criticato senza mezzi termini l’accordo sottoscritto tra Livorno e Pro Livorno, facendo intendere a chiare lettere che la società biancoverde non ha tratto alcun vantaggio da tale accordo ed inoltre sostenendo che la sua realizzazione, oggi, sta accusando gravi ritardi.

Ha spiegato Ceccarini: “Ricordo che alcuni dirigenti amaranto vennero al campo delle Sorgenti a presentare il progetto che poi è stato firmato e la cui sottoscrizione è stata il motivo per cui io, Puccini e Brondi, con grande dolore, abbiamo dato le dimissioni. Attraverso quell’accordo, che ha trasformato la Pro Livorno da associazione sportiva dilettantistica a società dilettantistica a responsabilità limitata, il club biancoverde è stato velocemente messo nelle mani di alcune persone con la conseguente esautorazione dei vecchi soci. Ecco perché noi siamo venuti via”. E ha continuato: “Quell’accordo prevedeva e prevede la riqualificazione strutturale a step del campo Magnozzi, contributi, due campi in sintetico, nuovi spogliatoi, ristorante, uffici, impianti di calcetto, eccetera. Quel progetto, in quel momento, sembrava che dovesse partire immediatamente. Sembrava che la forza di quell’accordo stesse proprio nella velocità di realizzazione. Invece vedo che ci sono dei forti ritardi. Mi chiedo, un anno dopo, perché tanta fretta in un momento così delicato, quando invece occorreva riflessione e ponderazione, non fretta, per trovare la giusta quadra che doveva servire a rilanciare tutto il calcio livornese”.

Sull’osservazione, effettuata dalla redazione di Amaranta, circa il fatto che il progetto è “in fieri” e che forse occorre dare tempo al tempo, Ceccarini infine ha concluso mostrando scetticismo: “Diamo tempo al tempo, per carità. Quell’accordo, tra l’altro, contempla anche obiettivi amministrativi a medio termine, un contributo da parte del Comune in quanto proprietario dell’impianto Magnozzi e il reinvestimento dei margini di gestione. Prevederebbe anche la realizzazione di un centro tecnico federale. Vediamo se e quando tutto quanto ipotizzato si realizzerà”.

Clicca e leggi l’articolo integrale su Amaranta – Esclusiva. Ceccarini: “Cecina ambizioso, Pro Livorno senza vantaggi”

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